L’edificio sorge proprio su quella “linea di confine” immaginaria che separa la zona storica della città di Catania con la parte moderna realizzata durante gli anni dello sventramento di San Berillo e che ha dato luce al Corso Sicilia.
Probabilmente, proprio a causa di tale sventramento è dovuta la configurazione attuale dell’edificio.
L’idea progettuale si basa su un approccio classico di recupero dei paramenti verticali e di “completamento” del prospetto. L’attuale pensilina in alluminio e telo, presente nel prospetto, verrà sostituita da una pensilina in vetro con tiranti in acciaio, suddivisa in tre elementi lineari disposti a varia altezza che accompagnano il fruitore fino agli ingressi del piano primo, e sarà dotata di impianto di illuminazione a LED, creando l’effetto dell’intera lastra come sorgente di luce.
In corrispondenza delle porte finestre del piano primo si prevede la realizzazione di un ballatoio lineare che si allunghi su tutto il prospetto e che serva sia da separazione tra il piano terra ed il resto del prospetto.