L’intervento nasce per ospitare un nuovo centro congressi recuperando la struttura dell’attuale Padiglione 20 della Ex Fiera del Mediterraneo di Palermo.
Il progetto, redatto dall’RTP costituita da FM-ingegneria (capogruppo), METROAREA e StudioFRA (mandanti), propone il mantenimento degli ingombri con l’adeguamento delle strutture e un nuovo rivestimento di facciata, nonché la riqualificazione impiantistica e la riorganizzazione degli spazi interni. L’area della ex Fiera del Mediterraneo, rientrata di recente nella piena disponibilità del comune di Palermo, grazie ad un Protocollo di Intesa sottoscritto con la Regione Siciliana potrà dotarsi di un Centro congressi adeguato a introdurre il capoluogo regionale nel circuito internazionale di questo importante segmento turistico (con particolare riferimento al turismo congressuale crocieristico).
Con una superficie totale di 7000 mq interamente libera su due livelli, la “riqualificazione architettonica” di questo edificio costituisce un’enorme occasione per lo sviluppo di Palermo. Il padiglione avrà caratteristiche architettoniche che ne denuncino la novità nel contesto, con “Forma” dettata dalla “Funzione” e con caratteristiche specifiche di individualità architettonica capaci di tracciare le linee guida per le riprogettazioni future, assumendo i caratteri di novità del linguaggio architettonico contemporaneo.
Il progetto del centro congressi è costituito da una serie di sale realizzate intorno ad un’area comune che le collega. Tali strutture avranno alcune caratteristiche in comune di modularità per la interconnessione tra le diverse sale e in particolare:
– una sala per convegni, concerti e convention di almeno circa 4.000 posti eventualmente compartimentale, suddivisibile con pareti mobili e/o struttura modulare in 8 sale più piccole;
– meeting-point per 50 posti per le attività istituzionali;
– area reception, accrediti, distribuzione documentazione, coffee-break e foyer;
– magazzino a disposizione degli organizzatori Il nuovo Centro Congressi sarà un edificio funzionale all’attività congressuale, e quindi una “macchina” capace di trasformarsi e adattarsi alle attività che dovrà accogliere.
La facciata scelta sarà riconoscibile e comunicherà all’esterno il più possibile l’identità del Centro e le attività che avvengono all’interno. Un’area della facciata è stata destinata per display luminosi per evidenziare e promuovere gli eventi in corso, come un vero e proprio faro sull’area. La parte inferiore della facciata sarà principalmente vetrata mentre la parte superiore sarà rivestita con lamiera stirata di colore chiaro, orientata i
n maniera irregolare a ricreare un’increspatura su tutto il perimetro. La retroilluminazione notturna dei pannelli contribuirà a creare un effetto di chiaroscuro di grande impatto. Dietro alla facciata in lamiera verrà realizzato un nuovo pacchetto perimetrale di parete, consistente in un pannello coibentato in alluminio e una controparete in cartongesso che potrà contenere impianti ed altri isolamenti acustici e termici.
(Render ed elaborazioni grafiche a cura di Metroarea Architetti Associati)
Gruppo di Lavoro:
F&M INGEGNERIA SPA (capogruppo) Ing. Tommaso Tassi.
Metroarea Architetti Associati (mandante) Arch. Giulio Paladini.
StudioFRA srl (mandante) Arch. Fabrizio Russo.
Gruppo di lavoro StudioFRA:
Arch. Fabrizio Russo, Arch. Giulia Schippa, Arch. Stefano Longhitano, Ing. Andrea Pulvirenti, Arch. Daniele Mirenda.